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lunedì 19 ottobre 2009

ACSI SALERNO E LE DISCIPLINE ORIENTALI


“SALERNO E LE DISCIPLINE ORIENTALI” –
La riscoperta del proprio “io” verso il cammino della conoscenza
IL MOVIMENTO DEL CORPO ED IL SUO BENEFICIO NELLA TERAPIA MEDICA

NOTA DI PRESENTAZIONE A CURA DEL CENTRO STUDI EUROPA NUOVA
 RINGRAZIAMENTI: M^ Elena Russo – dott. Luciano Mauro (Fondazione Scuola Medica Salernitana e l’organizzazione del Giardino della Minerva) – Presidente Venosi – Francesco Lombardi – Maestri ed associazioni partecipanti, quali lo Yoga, con il M° Mario Della Corte, il Reiki con la dott.ssa Giuseppina Scafuri, il Taiji Quan con il M° Elena Russo, la Respirazione Dinamica con il M° Cesare Zorzoli, lo Shiatzu con l’operatore Michelangelo Casale. L’incontro prevede una fase dedicata alla Danza Orientale meglio la tradizionale Danza del Ventre con il M° Maria Rosaria Russo.
Un particolare saluto alla redazione de L’ATLETA ed al Presidente Nazionale della FIWUK, Ettore Barbagallo, per la vicinanza dimostrata.
 Abbiamo voluto dare un’impronta tipo conferenza, solo per poter mettere a disposizione i molteplici punti in comune tra il mondo orientale e quello occidentale. La scelta del luogo non è inusuale, eravano titubanti sull’autorizzazione, ma eravamo pervasi da una certa euforia, che crediamo aver trasmesso anche al dott. Mauro, il quale, mentre ci dava il suo anticipato assenso, ci ha fornito interessanti spunti per questo importante incontro. L’ACSI è un Ente di Promozione Sportiva della grande famiglia del CONI, ma è anche un Ente di Promozione Sociale, è un’Associazione Nazionale con Finalità Assistenziali, è accreditato come Ente per il Servizio Civile Nazionale, ma si occupa anche di attività Ricreative e, soprattutto, Culturali. Il Comitato Provinciale di Salerno ha iniziato un percorso particolare proprio nel campo della cultura, organizzando alcune significative mostre per meglio valorizzare artisti locali, spesso in ombra. Anche questo tipo di incontro, per noi, si innesta nel campo della cultura più che dello sport, anzi possiamo dire che è cultura dello sport; perchè tutto ciò che alimenta il sapere è pur sempre attività propedeutica per quella fisica.

 Questo incontro non vuole essere uno stage per esperti, ma un’occasione da offrire a quanti hanno voglia di approfondire talune tematiche volte alla conoscenza del proprio “io” cercando di dare risposte ai tanti misteri della vita. Cresce sempre più l’esigenza di una profonda rivoluzione interiore, di una autentica crescita personale, di una reale guarigione del corpo e dello spirito, di efficaci e serie tecniche olistiche, di alimenti sani e biologici, di ambienti salubri, di profonde e sincere relazioni umane, di attività lavorative che riflettano vocazioni e talenti.
A tal proposito tengo a sottolineare un mio personale pensiero. Credo che ognuno delle attività coinvolte, non debba presentarsi come quello che dice di essere il tenutario della verità assoluta. Credo che certi limiti non debbano essere mai superati, qui i maestri mi conforteranno su questa teoria, ma ognuno può e deve partecipare ad allargare il campo delle conoscenze. Frequentando il mondo dello sport vedo spesso la monotematicità dei partecipanti riducendosi, spesso, non solo alla loro disciplina, ma, peggio, alla loro sola associazione. Come dire che l’appassionato del tressette ritiene che la conoscenza del mondo passi solo attraverso quel tavolo dove è seduto. Non me ne vogliano gli amanti del tressette, ma ancor meno tutti voi qui presenti.

 Abbiamo coinvolto felicemente il dott. Luciano Mauro, che ci offrirà degli spunti interessanti parlando proprio di questo luogo ricco di storia, che un tempo è stato al centro del mondo, oggi riscoperto e sapientemente valorizzato dal lavoro della fondazione. Crediamo di aver saputo coniugare aspetti di vita apparentemente diversi tra loro, facendo incontrare persone, che probabilmente non si sarebbero mai conosciute. Crediamo, infine, di aver partecipato, nel migliore dei modi, alla crescita della nostra Città, facendo conoscere un luogo ancora sconosciuto a tanti salernitani, un po’ meno agli stranieri. Crediamo di essere stati in linea con le indicazioni dell’Amministrazione, che si sta prodigando affinché gli spazi della cultura, del sapere, della socialità siano a disposizione di tutti

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